Ilaria Grin

Le idee non hanno nome, né volto e quando queste idee sono importanti, sanno attraversare le generazioni e rimanere intatte.  Ilaria Grin ha con la sua tesi saputo rielaborare in maniera straordinariamente personale e allo stesso tempo esplorare e comunicare un modo didattico di insegnare, far capire e scoprire l’arte e il messaggio artistico. Un percorso fuori dagli schemi standard d’insegnamento dell’arte che lascia spazio a nuovi metodi di apprendimento anche per chi non è del campo. Si entra in una nuova concezione di mostre artistiche in cui si lascia spazio alla dimensione personale, ai propri istinti e alle proprie sensazioni.
Idee pienamente condivise dalla nostra Elisa, ed è proprio lei a fare da filo conduttore nella tesi di Ilaria intitolata Tra Me e Lei in cui la laureanda esprime attraverso un confronto tra due pittrici straordinariamente sensibili quali esse sono una nuova via per comprendere tutto quello che di nascosto c’è dietro alle opere d’arte.

« Anche io come Elisa preferisco lasciare libere le persone che guardano di interpretare le opere a modo loro, lasciandosi ispirare dalle proprie emozioni e dalle proprie conoscenze, per dare spazio a loro stessi e per trovare qualcosa che li riguardi all’interno dell’opera » Citando la stessa Ilaria.

Eccovi un breve video riassuntivo. Buona visione.

Le foto

Adesso invece abbiamo per voi qualche scatto durante la discussione della tesi, alcuni momenti salienti che non potevano non essere immortalati.

La mostra

Il progetto didattico proposto è un esposizione di opere scelte tra quelle di Elisa Dama e di Ilaria. La mostra si intitolerà: Tra me e Lei - dialogo tra le opere di Elisa Dama e Ilaria Grin e si concretizzerà nel mese di Settembre di quest’anno a Cologne e più avanti a Brescia nella sala S. Filippo e Giacomo. Nella foto troviamo la pianta di S.Filippo e Giacomo di Brescia.
In questa mostra Ilaria ha deciso di accompagnare il visitatore in un modo nuovo, spiegando i significati e le relazioni tra i quadri, o a volte solo di cogliere la vicinanza di atmosfera che si può avvertire mettendo le opere non a confronto ma in dialogo. L’intento è quello di dare una chiave di lettura mettendo in dialogo opere così diverse a prima vista, che scopriremo invece perfettamente coerenti.
Vediamo l’esempio mostrato da Ilaria durante la discussione della sua tesi. Abbiamo qui il trittico di Ilaria in dialogo con tre opere di Elisa pensate per la sala N.3 della mostra dal nome Le prove della vita.

Nella terza sala sono allestite opere che trattano delle prove della vita, di ostacoli da superare, insegnamenti da assorbire ed integrare, di mete da raggiungere, che possono cambiare anche strada facendo, per superarsi ed andare avanti.

« Credo fermamente che nell’arte contemporanea non ci sia una sola lettura di un’opera, ognuno di noi guardando è libero di vedere qualcosa che lo riguarda, di esserne affascinato o meno e di interpretare con la propria sensibilità e il proprio vissuto l’opera che ha davanti » - Ilaria.

Concludiamo facendo un grande augurio a Ilaria, di felicità e successo per tutta la vita. Ci vediamo a settembre all’inaugurazione della sua mostra.

Il gruppo per Elisa Dama