Un opera d’arte porta con sé molte cose, esattamente come nelle persone esistono due lati uno emozionale, legato alla sfera della sensibilità, dell’impressione, uno più razionale, metodico. Infatti ogni opera richiede un'analisi approfondita, una lettura non solo dell’occhio ma anche della mente. Percorso non sempre facile ed immediato, soprattutto se mancano le conoscenze di chi invece è un' addetto ai lavori.

Ilaria con la sua tesi “Tra me e Lei” presentata nel Febbraio scorso presso l’Accademia di Belle Arti di Brescia, sceglie di fornirci gli attrezzi del mestiere ma in una maniera diversa più immediata, più attiva del normale, propone infatti l’idea di una mostra strutturata come un continuo dialogo e confronto fra lei e Elisa Dama, di cui ha studiato la vita, le influenze ricevute, le opere e il percorso artistico. Esattamente come tra due persone che non si conoscono e hanno bisogno di comunicare per scoprirsi, capirsi e analizzarsi; anche le opere d'arte, se messe a confronto, sanno rivelarci molto di più sia sugli autori che sulle stesse.

Autoritratto di Ilaria Grin - Prima stella di Elisa

Il dialogo

Instaurando un dialogo tra le opere, bisogna spiegare i punti in comune e le differenze, si vedono le diversità ma anche le simili intenzioni di voler riflettere su temi comuni o addirittura uguali. Alla base della metodologia del dialogo vi è l’intenzione di lasciare libere le persone di analizzare, interpretare ed interrogarsi sulle opere, volontà che accomuna entrambe le artiste. Un dialogo volto poi in una mostra e in un dialogo vero e proprio che vedrà a Settembre la sua realizzazione concreta. Il primo appuntamento di questo straordinario confrono di due menti di periodi ed età diverse, è previsto nello spazio espositivo a Cologne, la quale è stata già soggetto di attività del gruppo per Elisa Dama.

La parola a Ilaria

Citando le parole dell'artista:

« Nel caso specifico della mostra "Tra me e Lei” proposta in questa tesi, ho riscontrato che questo metodo didattico è molto preciso ed efficace nel far comprendere i simboli e i pensieri che stanno dietro alle opere presentate nell’esposizione. Credo che grazie a questa metodologia la mostra sia chiara e coerente e riesca a far sentire il visitatore parte del dialogo tra le opere e quindi parte delle opere »

Attraverso la metodologia del dialogo si colgono le sfumature di pensiero dell’artista in modo più completo, bisogna riuscire a far capire il significato al visitatore dell’opere nel modo più preciso possibile. La mostra che il 30 Settembre a Cologne verrà inaugurata, ha proprio questo scopo aprirci il mondo di due straordinarie artiste così simili e così diverse e stimolare il visitatore a cogliere nel profondo i messaggi volutamente trasmessi.

Vi aspettiamo!

Il gruppo perElisaDama